A casa mia, nella mia famiglia, il Natale perpetua le stesse tradizioni da sempre. Non ricordo cambiamenti significativi nel tempo. Ne’ nel menù, ne’ nelle modalità. Sono cambiate ahimè le persone: i miei nonni non ci sono più, ma ora ci sono Poppo e Poppetta e tutto è bello.
Noi festeggiamo sia la Vigilia, con cena rigorosamente di pesce e – tanto, tanto – fritto, scarto di regali e, una volta, messa di mezzanotte dal vivo, poi in tv. E tutti a nanna.
Mia zia ha creato ogni anno con le sue mani dei presepi bellissimi, a volte hanno riempito quasi una stanza, a cui dedica tantissimo tempo e in mezzo a cui, protagonoste, campeggiano statue della Sacra famiglia risalenti al ‘600. Dal canto mio, albero ma il presepe non fa per me.
Panettone o Pandoro? Entrambi 🙂
Cucinano sempre mia mamma e mia zia, con qualche excursus creativo da parte degli uomini della famiglia: tartine, crema per il pandoro…. apertura bottiglie. Io? In questa occaisone lascio la cucina tradizionale alle donne di casa, e mi presto a fare da sous chef.
Ma quello che voglio raccontare sono le nuove tradizioni, o che sperino diventino tali, che stiamo instaurando da quest’anno, e che spero durino per sempre.
Una grande novità è la location. Non più casa di mia mamma, ma si andrà a casa nuova di mia zia, appena inaugurata. Sono felice per lei, è il suo nuovo mondo e noi andremo a sporcarlo e farlo profumare di fritto per giorni! Così la casa sarà davvero vissuta e si riempirà di affetto e ricordi.
Abbiamo messo in atto un’altra tradizione che mi aspetto durerà per molto, al fine do salvaguardare le decorazioni più delicate e preziose dell’albero. Abbiamo optato infatti, per decorazioni in stoffa, polistirolo e plastica, molto bimbo-friendly: Babbo Natale, angioletti, palline, pendagli in feltro, colorati e anti-Poppetta!
Un altra tradizione che abbiamo iniziato in realtà lo scorso anno, è spargere per casa gli alberelli in stoffa handmade da mia zia (sì, le donne della mia famiglia sono delle artiste dalle mani d’oro.
Abbiamo anche deciso di acquistare e accendere una nuova candela, e porta candela ovviamente, in onore di Flavia e collezionarle, nella speranza che lei non le distrugga; quest’anno è toccato al simpatico orso/Babbo Natale che riscalda cuori e stanza grazie alla luce a forma di stelle che si crea una volta accesa.
E tu? hai tradizioni vecchie e nuove da suggerirmi?
Un abbraccio e auguri
DAVVERO BRAVA!
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SEI GRANDE! UNA MAMMA STRAORDINARIA!
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